2009

TRACCE

[…] Per lo storico e critico inglese Bruce Chatwin l’arte non si evolve, non progredisce, per esempio, nel modo in cui si evolve la conoscenza scientifica, di ipotesi in ipotesi. Piuttosto l’arte costituisce un commento fedele e particolareggiato alla condizione dell’uomo attraverso i secoli. Un occhio esercitato può immediatamente cogliere il clima morale del tempo durante il quale l’opera d’arte è stata fatta. Ogni tempo porta all’arte la sua essenza e restano le sue tracce. In momenti di crisi scompare il fine, il senso e rimane lo spettacolo, l’apparenza. Non c’è più un valore unico, si è come sgretolato, al suo posto ci sono tanti valori che sono usati come finzione, come gioco. Forse anche perché un tempo c’era il presente che prometteva il futuro e, oggi, passato, presente e futuro si confondono, sembrano la stessa cosa. Ormai perfino la forma di produzione capitalistica è più spettacolo che realtà. Prima aveva uno scopo preciso, un fine. Adesso sembra che si limiti a mimare i vecchi processi, in una chiave clownesca. Quest’umore, questo malessere da tempo si avverte nell’arte, soprattutto nella rappresentazione dell’uomo, che un tempo, serviva per assegnargli un posto nella gerarchia sociale, e i ritratti erano guide infallibili della condizione umana nella società, dimostrando, anche, l’uniformità delle espressioni dei personaggi, senza riguardo alla razza, o alla educazione […]

Cristina Tafuri

Angelo PRETOLANI (Genova - 1953)

Luigi VOLLARO (Scafati - 1950)